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Start up, quello che nessuno ti dice.

L'avvio di una nuova iniziativa imprenditoriale richiede studio e pianificazione, al di la di adempimenti tecnico burocratici.


Roberto Sibilia 14.09.2021 Articolo di Roberto Sibilia - Fondatore e Sr Consultant di ME-TODO®


Avere una buona idea imprenditoriale sia essa di prodotto o servizio sia di processo non significa di per se che sia anche di successo. Alcune statistiche indicano che in Italia, ma ho scoperto che vale anche oltre oceano, su 100 nuove aziende costituite solo una rimane attiva e ha uno sviluppo di successo. Le altre o chiudono i battenti o sono il classico topolino partorito dalla montagna.
In rete trovi diverse spiegazioni e mille distinguo su cosa è una start up, i "diversi" tipi di start up e i 20 motivi per cui falliscono. Ecco, vorrei rendere più semplice la comprensione benché la complessità sia elevata. La mia opinione è che quando abbiamo un'idea ne siamo così innamorati che difficilmente concepiamo che gli altri non lo siano quanto noi. Quindi è impossibile che la nostra idea, di servizio o di prodotto, produca un insuccesso. Ecco allora che cadiamo un una delle tante trappole mentali.

Come avviare una nuova iniziativa contenendo i rischi e massimizzando le opportunità di successo. 

Nella mia esperienza professionale di consulente di direzione nell' ultimo decennio ho partecipato a più di una decina di progetti per l'avvio di nuove società, o divisioni di queste, incentrate su nuovi servizi o prodotti. Sono stato a fianco all'imprenditore e l'ho aiutato a "guidare" il processo di definizione e avvio della nuova attività. Come Coach la prima cosa che ho fatto è stata quella di far prendere coscienza all'imprenditore che fosse indispensabile distaccarsi emotivamente dalla sua "creatura". Durissimo da ottenere, ma quando l'imprenditore lo fa ecco che si può iniziare a lavorare concretamente sullo sviluppo dell'idea di business. Ossia si inizia a studiare e pianificare come l'idea può e deve trasformarsi in una realtà organizzata, operativa e in grado di produrre i risultati sperati.

Studio e pianificazione di una start up, come fare.

Ogni progetto è unico e particolare per le sfide che ti pone innanzi, gli ostacoli da superare o le criticità per raggiungere il successo atteso. Ogni imprenditore parte da una situazione organizzativa diversa, ha obiettivi differenti e a volte con più di uno scenario. Quindi l'approccio del consulente deve necessariamente essere personalizzato, ma il processo che utilizzo, o la parte necessaria, è applicabile ad ogni situazione.

Alla base occorre studiare molto bene i perché dell'idea di business e quali bisogni dei potenziali mercati assolve. Occorre identificare i Clienti, le loro aspettative, e verificare se il prodotto, o servizio, che andremo a proporre genera un valore concreto e realmente percepibile. Costruita la base il processo continua e arriva a definire il modello di business iniziale con cui l'imprenditore vuole avviare l'attività. Questo però non basta, perché occorre confrontare il modello con le forze che "giocano" sul mercato, con le norme del settore in cui ci caleremo e con il contesto economico del momento.

Dopo questo passaggio generalmente il modello di business viene ampiamente rivisto ed è solo dopo la revisione che si può procedere ad una seria analisi dei rischi e a mettere in discussione il modello finale per migliorarlo. È qui che si realizza la base della semplificazione dei futuri processi della nuova attività.

Perché è necessario studiare e implementare il modello di business.

Costruire il modello permette all'imprenditore di "testare" e "stressare" la sua idea riflettendo sul cosa è necessario  e sul come realizzarlo, prima di infilarsi nell'agone competitivo. Quindi prevenire investimenti incauti e sprechi. L'altro vantaggio è quello di comprendere fino in fondo cosa sia necessario attuare e con quali priorità affinché l'iniziativa abbia successo. Infatti una buona costruzione del modello conduce in modo naturale a una altrettanto buona definizione del piano esecutivo.

No modello di business? No business plan!

Ultimo aspetto, ma altrettanto importante, è legato alla definizione del business plan per coinvolgere investitori o avviare relazioni con banche e istituti finanziari. Molti confondono il business plan con il piano economico finanziario o il budget, oppure pensano che sia sufficiente presentare questi strumenti con quattro slide che descrivono quello che è il loro "sogno".

Invece è grazie all'intero processo di definizione del modello di business che si realizza quanto necessario a produrre un serio ed efficace business plan in grado di far percepire agli investitori le potenzialità e le possibilità di successo dell'iniziativa. Senza lo studio, la pianificazione del modello di business e la successiva esecuzione del piano operativo le idee, per quanto brillanti e innovative, sono destinate o a rimanere tali o a naufragare nel 99% dei casi.

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