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Azienda agile e smart working, conosci le 9 competenze necessarie!

Quali soft skills coltivare per essere dei "perfetti" smart worker?


Roberto Sibilia 25.11.2020 Articolo di Roberto Sibilia - Fondatore e Sr Consultant di ME-TODO®

Ho appena concluso la lettura del libro di Demetrio Macheda "LA VALUTAZIONE AGILE - Le soft skills dello smart working" edito da CUI. L'ho trovato molto interessante e lo suggerisco per chi desidera approfondire il tema, perché offre spunti molto interessanti.

In sintesi il Dott. Macheda spiega molto bene come il futuro che ci attende non sarà fatto solo di smart workers, questo perché sono innumerevoli i processi di produzione, di servizi e commerciali che richiedono la presenza fisica della persona.

Attenzione però perché anche chi lavorerà in presenza dovrà essere capace di affrontare in modo determinato i cambiamenti che le sfide post pandemia proporranno. Quindi anche loro dovranno adattarsi in parte all'agilità che l'azienda in cui lavorano dovrà per forza di cose conseguire.

Azienda agile e smart working, qual è l'approccio e quali sono i valori dell'ambiente organizzativo.

Risale all'inizio di questo millennio l'idea di "azienda agile". L'avvento di internet, l'ultima massiccia digitalizzazione, e l'idea di globalizzazione  sviluppano l'idea di agilità ben riassunta nel pensiero di J. Highsmith. Secondo Highsmith l'azienda agile è quella che ha la "capacità di rispondere con rapidità ai cambiamenti dei mercati che saranno sempre più turbolenti".
L'agilità nelle organizzazioni aziendali più evolute è un approccio che permette loro di

  • evolvere rapidamente adattando prodotti e servizi alle richieste mutevoli del mercato;
  • condividere le informazioni, le conoscenze e le competenze necessarie al cambiamento con tutti gli stakeholders, integrandoli, utilizzando la tecnologia disponibile.
I valori di base dell'organizzazione aziendale agile annoverano la fiducia, la responsabilità, il miglioramento continuo, la volontà di apprendere e adattarsi ai cambiamenti con rapidità.
Praticare questi valori richiede un ambiente lavorativo a leadership diffusa e adeguata che sia in grado di sviluppare l'autonomia delle persone. Un ambiente pronto a gestire le incertezze e a mettere al centro il valore del Cliente nella sua accezione più ampia.

Azienda agile e smart working, chi deve essere "agile" e quali sono le competenze necessarie.

Come detto all'inizio a non tutti i lavoratori sarà richiesto di essere "agili" allo stesso modo. Sicuramente sarà indispensabile per le posizioni strategiche e apicali, gli imprenditori e i manager a ogni livello, perché sempre più chiamati a elaborare e decidere, calcolando i rischi, rapidamente in situazioni critiche e ambigue.

Quindi quali sono le competenze che occorrerà sviluppare, o meglio continuare a sviluppare se le organizzazioni aziendali devono necessariamente trasformarsi in organizzazioni agili.

Le 9 competenze da far crescere a tutti i livelli dell'organizzazione aziendale.

Chiariamo fin da subito che i soft skills richiesti in una organizzazione agile sono gli stessi che abbiamo conosciuto in un mondo del lavoro più tradizionale. Quello che è diverso è la profondità a cui spingersi nello sviluppo e l'imprescindibilità. Questo perché è indispensabile generare performance lavorative di molto superiori, uscire dalla propria zona di comfort o risolvere rapidamente le criticità affrontandole da prospettive diverse. Queste le competenze:

  1. dinamismo - capacità di superare con il pensiero e l'azione le modalità organizzative, produttive e commerciali utilizzate fino a prima, quindi è un cambio nell'atteggiamento personale  che deve facilitare il lavoro snello e l'uso del pensiero divergente pronto alle sfide;
  2. autonomia - abilità di conseguire gli obiettivi lavorativi in modo indipendente dal modello organizzativo che l'azienda adotta, questo comporta che le persone siano autonome nel prendere in tempo le decisioni necessarie.
  3. pianificazione -  dimestichezza nell'eseguire le proprie attività rispettando tempi, scadenze e conseguendo gli obiettivi del ruolo svolto.
  4. responsabilità - capacità di azione diligente, disciplinata e allineata alle regole dell'organizzazione aziendale e ai suoi valori;
  5. assertività - atteggiamento equilibrato e positivo di fronte alla responsabilità di decidere senza farsi condizionare, ma decidendo in modo ponderato, rimanendo focalizzato sull'obiettivo e avendo cura di programmare prima di agire per il bene dell'organizzazione aziendale; 
  6. resilienza - abitudine a tenere un comportamento positivo pur operando in situazioni critiche e sfidanti;
  7. flessibilità - disponibilità a rimettersi in gioco anche cambiando idea, atteggiamento e ruolo lavorativo;
  8. trasparenza - capacità di essere intelligentemente schietti e sinceri, ossia gestire le informazioni con la consapevolezza  necessaria che esistono situazioni in cui riservatezza e discrezione vanno necessariamente utilizzate senza indurre le persone a nascondere la verità o a sorvolare su situazioni opache;
  9. gestione dello stress - abilità nel gestire eventi negativi senza farsi sopraffare dagli stessi, mantenendo compostezza anche a fronte di carichi di lavoro gravosi.

Occorre superare i limiti culturali del modello imprenditoriale italiano.

Nelle PMI italiane occorre superare i vecchi modelli organizzativi, una maggior agilità organizzativa delle imprese e un deciso orientamento alle competenze trasversali, o soft skills, sono sicuramente gli elementi che non possono mancare.
Quello delle competenze come il limite culturale che attanaglia molti imprenditori sono freni considerevoli al processo di innovazione delle nostre PMI. Gli investimenti nella formazione dei lavoratori alle nuove tecnologie e lo sviluppo di concreti progetti di trasformazione organizzativa sono essenziali per rendere industria e servizi più resistenti nei confronti dei repentini cambiamenti.

Chi guida l’organizzazione aziendale, deve trasformare la struttura organizzativa in modo agile e adattivo. In grado quindi di evolvere rapidamente e con continuità nel tempo. Fare ciò per migliorare l’organizzazione non è più procrastinabile. Occorre puntare in modo deciso a programmi di sviluppo della leadership del capitale umano: capacità relazionale; risoluzione dei problemi; gestione dei conflitti; pianificazione delle attività in funzione degli obiettivi.
Le nostre aziende rischiano di non sopravvivere e occorre prenderne atto. Occorre che imprenditori e manager inizino da subito a influenzare il cambiamento della propria organizzazione in tal senso.

È in questo momento di difficoltà che dobbiamo intensificare l’azione. Si deve rendere il lavoro oltre che accessibile tecnologicamente, cognitivamente e fisicamente, anche in grado di assicurare lo sviluppo e la valorizzazione dell’adattabilità. Si deve mettere le persone al primo posto, sempre.
Tutti i giorni Me-ToDo dà un supporto concreto a imprenditori e manager per aiutarli a migliorare e risolvere le loro difficoltà. Questo è il perché ed è l’impegno che noi di Me-ToDo da sempre mettiamo nei processi di cambiamento della cultura delle organizzazioni. Sei interessato al tuo benessere e a quello della tua azienda? Vuoi conoscere cosa possiamo fare per aiutarti? Richiedi un incontro senza impegno!

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